giovedì 28 aprile 2011

Torta Battesimo Gabriele (Momenti di Gloria)






Con questa torta ho avuto il mio momento di gloria. :)

Tutti, al battesimo del piccolo Gabriele, hanno domandato, hanno voluto sapere...

Si tratta di un pan di spagna farcito con crema pasticciera (metà bianca e metà al cioccolato) con bagna non alcolica al fior d'arancio, copertura e decorazioni in pasta di zucchero. Bordino di palline in pasta di mandorle.

I bambini presenti alla festa si sono scatenati e, dopo il taglio della torta, hanno fatto "accuratamente" sparire chi l'orsetto, chi una scarpetta, chi un dado. Anche le rose, che avevo fissato alla torta con degli stuzzicadenti, sono state mangiate come lecca-lecca.

Divertente!

Soprattutto, per me una grandissima soddisfazione vedere quanto sia piaciuta, prima esteticamente, e poi all'assaggio.








Ho utilizzato una tortiera rettangolare di 23cm x 33cm x 5 cm, e ho fatto due pan di spagna da 10 uova ciascuno. La quantità di impasto era perfetta per l'altezza della tortiera.

Ho preparato una bagna con acqua e zucchero, e l'ho profumata con una scorza d'arancia e un pochino d'acqua di fior d'arancio.

Ho poi fatto un litro e mezzo di crema pasticciera, l'ho divisa in metà. Una metà l'ho lasciata bianca e l'altra metà l'ho aromatizzata con 200 gr. di cioccolato fondente.

La copertura è in pasta di zucchero, e così tutte le decorazioni, tranne la bordura di palline, in pasta di mandorle.



Alcuni dettagli.

Il bavaglino.



L'orsetto.




Le scarpine. In rete si trova un template (un modello), da stampare, ritagliare, e poi applicare sulla pdz per avere la giusta forma.







I dadi con l'alfabeto.





Le rose. Questa volta ho seguito il metodo Wilton, e devo dire che sono piuttosto soddisfatta.






Le calle. Me le sono un po' inventate...





Un'idea delle dosi, da fissare giusto per la prossima volta:


Pan di spagna (dosi per una tortiera, da raddoppiare per due):

10 uova

375 gr. di farina

375 gr. di zucchero

due bustine di vanillina


Crema pasticciera:

12 tuorli

300 gr. di zucchero

90 gr. di farina

1 lt. e 1/2 di latte

due bustine di vanillina

200 gr. di cioccolato fondente per la parte nera


Per la bagna non ho fissato dosi, sono andata totalmente a caso, assaggiando di volta in volta e aggiustando secondo il mio gusto.


La pasta di zucchero invece è sempre la stessa, quella della Torta Fiorita di San Marco.

L'ho triplicata. Circa 400 gr. sono serviti per la copertura, il resto per le decorazioni.



lunedì 11 aprile 2011

Chelsea Buns



Ho preso questa ricetta dal ricettario del Kenwood, era un po' che volevo fare i Chelsea Buns, ma avevo ricette di lievitati ben più blasonate di questa. Alla fine ha vinto la curiosità, e devo dire che il risultato è di tutto rispetto, nonostante si tratti di un impasto diretto. Salva la lievitazione il fatto che il ripieno si aggiunge in un secondo momento, proprio come per la torta di rose.

Io amo i dolci lievitati, amo quella consistenza "panosa" che mi fa sentire tanto in colpa ad ogni morso.. :)


Per i buns:
500 gr. di farina bianca 0
una presa di sale
25 gr. di lievito di birra
75 gr. di zucchero semolato
50 gr. di burro, ammorbidito
225 ml. di latte tiepido
1 uovo
30 ml. di zucchero di canna integrale
5 ml. di spezie macinate
150 gr. di uvetta
25 gr. di canditi misti a pezzetti

Per la glassa:
40 gr. di zucchero semolato
60 ml. di acqua
5 ml. di acqua di fiori d'arancio

Mettete la farina e il sale nella ciotola Kenwood. Aggiungete il lievito, lo zucchero ed il burro. Unite anche il latte e l'uovo. Montate il gancio impastatore e mescolate, a velocità minima, in modo da ottenere un impasto soffice.

Continuate a lavorare a velocità 1 per 4 minuti, finché l'impasto sarà diventato omogeneo ed elastico. Togliete quindi la ciotola Kenwood dalla macchina, coprite con pellicola per alimenti leggermente unta e lasciate lievitare al caldo per circa un'ora, finché avrà raddoppiato il suo volume.

Ungete leggermente una tortiera quadrata da 23 cm. Servendovi del gancio impastatore, rimpastate per 1 minuto a velocità minima. Trasferite l'impasto su un piano di lavoro leggermente infarinato e stendetelo, ricavandone un quadrato di 30 cm. di lato.

Spennellate con burro fuso e cospargete con zucchero di canna integrale, spezie miste, uvetta sultanina, e canditi misti, lasciando vuota una striscia di circa 1 cm. lungo uno dei lati.






Partendo dal lato coperto di ripieno, arrotolate l'impasto procedendo verso il lato vuoto. Chiudete il rotolo unendo i bordi e pizzicandoli insieme. Quindi tagliatelo, ricavandone 12 fette di uguale spessore che disporrete nella tortiera adagiate su un fianco.

Coprite le fette con della pellicola per alimenti leggermente unta e lasciate lievitare al caldo per circa 30/40 minuti, finché saranno raddoppiate in volume. Scaldate il forno a 200° C.

Cuocere in forno per 20/25 minuti, finché le focaccine si saranno gonfiate ed avranno assunto un bel colore dorato. Lasciate intiepidire all'interno della tortiera, quindi trasferite su una griglia da forno e fate raffreddare.

A questo punto, preparate la glassa. Versate lo zucchero e l'acqua in un pentolino e fate scaldare a fuoco lento, mescolando bene per fare sciogliere lo zucchero. Portate a ebollizione e lasciate bollire per 1-2 minuti, fino a quando la miscela avrà assunto la consistenza di uno sciroppo. Aggiungete l'acqua di fiori d'arancio, mescolate ancora, quindi usate il composto per spennellare le focaccine. Servitele tiepide.





Perfetti per la colazione!

Se avanzano, congelare singolarmente e passare 15 secondi al microonde. Profumati e morbidi.

venerdì 1 aprile 2011

Corte Sconta, Venezia







Questo è uno di quei ristoranti sorprendenti.

E' uno di quei ristoranti che non vorresti mai lasciare.

L'atmosfera informale e familiare del locale non deve trarre in inganno: lo Chef Eugenio Oro è uno specialista, la sua cucina è dedicata soprattutto al pesce veneto. Come le moeche che vediamo qui sopra. Sembra grande, ma è piccolissimo, una caramellina.


Ma andiamo con ordine...



Si comincia sempre con un aperitivo di benvenuto: tartelletta di brisée con spuma di tonno e granella di pistacchi.










L'antipasto misto della casa è consigliato: oltre alle cappelonghe (ho scoperto che sono i cannolicchi)....






si trova la granseola bollita nel suo guscio, condita con olio evo e pepe bianco...





si trovano scampi bianchi, baccalà mantecato su crostini di polenta, piccoli polpetti, gamberetti di laguna.... una meraviglia per gli occhi e per il palato!!!!





La pasta è sempre fatta in casa.


Questi sono spaghetti neri con cappesante e carletti. La sera dopo, al posto dei carletti vi erano le patate viola. Santo cielo...






Gemelli verdi al prezzemolo con ragù di anguilla.


L'anguilla è stata per me una scoperta, non l'avevo mai mangiata e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Deliziosa veramente.






Come secondo, viene proposto spesso il calamaro ripieno al radicchio. E' splendido, e di bella presentazione. Le insalate non sono decorative, come si potrebbe erroneamente pensare: sono all'aceto balsamico, assolutamente da mangiare.







Fondi di carciofo al prezzemolo.


Ho notato che a Venezia i mercati vendono i fondi di carciofo già puliti, sono conservati in acqua acidulata con limone, già tagliati e pronti per l'uso. Eccezionale!





Ma veniamo alle moeche. Ho scoperto un mondo. Sono piccoli granchietti in muta, ossia hanno già perso il vecchio carapace e non hanno ancora formato il nuovo, perciò sono morbidi. Vengono lasciati a riposare nell'uovo, di cui in parte si nutrono, e poi fritti. DE-LI-ZIO-SI










Per finire, sfera di cioccolato bianco al caffè.


Bisogna dire, quella della foto era una sfera, una volta. Quando è servita, viene cosparsa davanti agli ospiti di cioccolato bianco caldo. La sfera piano piano si fonde e scopre il suo interno di delicata bavarese al caffè. Averlo saputo avrei fatto un video. :)


Strepitosa.



In conclusione: non mancate di passare da Corte Sconta, a Venezia.


Ecco un link, con i dettagli.


http://www.riquadro.com/ritratto/index.php?personaggioid=215&localeid=0&pagebreak=1