Era diventata una sfida che non potevo perdere!
Io contro di lei, la crème brulée! Ma se avessi saputo che era davvero così semplice da preparare, avrei terminato tutte le mie cene con questo semplice ma delizioso dolce.
Spaccare la crosticina di zucchero "bruciato", e affondare il cucchiaino nella morbidezza di questa crema, è una gioia per gli occhi prima, e per il palato poi.
Eccone la consistenza... morbidissima, davvero non ci sono parole...
Avevo provato più volte e non mi era mai riuscita, unico errore: montavo i tuorli con lo zucchero, come se fosse stato un pan di spagna, perchè in tante ricette avevo letto che andavano sbattuti fino a sbianchirli. Niente di più sbagliato, la cosa fondamentale per una buona riuscita è non incorporare aria.
Alla fine ho trovato in rete questa ricetta di Paul Bocuse, nonchè diversi video di cuochi (francesi e non), che mi hanno aiutato molto. Ecco le dosi:
5 tuorli
125 gr. di zucchero semolato
500 ml. di panna liquida fresca (io ho messo metà panna e metà latte intero)
1 bacca di vaniglia (o qualche goccia di essenza)
40 gr. di zucchero scuro per la copertura
Estrarre i semini dalla bacca di vaniglia e metterli nella panna. Farla riscaldare, ma non bollire.
Mescolare i tuorli con lo zucchero, facendo attenzione a non incorporare aria. Non lavorarli molto, devono solo amalgamarsi.
Aggiungere piano piano la panna, sempre mescolando, finché il composto di tuorli si è stemperato, anche in questo caso senza sbattere molto, per non aggiungere aria.
A questo punto io ho riscaldato il forno a 150°, sebbene in alcune ricette abbia letto 100°. Penso che ognuno debba regolarsi con il proprio forno, ma per il mio 100° sono veramente pochi, e rischierei di far restare la crema quasi liquida (come mi è successo in passato! sgrunt!).
Delicatamente versare la crema in stampini individuali (con mezzo litro ne verranno 4 belli alti), da porre all'interno di una teglia che li contenga di misura. Togliere eventuali bolle formatesi in superficie. Aggiungere acqua già calda nella teglia e cuocere in forno a bagnomaria per circa un'ora.
Vale la prova stecchino, tenendo presente che la crema appena cotta non sarà durissima, ma piuttosto tremolante. Lo stecchino però dovrà uscire asciutto.
Togliere dal forno e lasciare gli stampini a raffreddare dentro al loro bagnomaria, poi porre in frigo per almeno 6/8 ore.
Al momento di servire, cospargere la superficie con zucchero bruno e caramellare con l'apposito cannello, oppure sotto il grill del forno.
Io ho usato il cannello, come si vede qui:
Semplice, maledettamente semplice eppure per me è stato maledettamente complicato fino alla "scoperta": niente aria in questo composto, e il nostro dessert sarà pronto in un attimo. Tempo di preparazione: circa 10 minuti!
Da rifare ancora e ancora e ancora!
Voglio che sia la conclusione di tutte le mie cene, e di tutti i miei pranzi!!!!!!!!!!!
Crème brulée forever! :)
Eureka, allora finalmente mi ci butto anch'io.
RispondiEliminaGrazie Andreina.
Mandi
Sì, Rosetta, buttati!
RispondiEliminaVedrai che piacevole sorpresa, fare un dessert così bello in così poco tempo...
Fammi sapere.. :)
In bocca al lupo!!!! Che buono questo dessert! Eseguito alla perfezione!
RispondiEliminaGrazie Kiara, della visita e del tuo messaggio!
RispondiEliminaE' veramente deliziosa, l'ho rifatta ieri sera ed è nuovamente venuta uno spettacolo.
L'impegno è stato di 5 minuti, mentre facevo cuocere i carciofi, e girava il frullatore con un patè di prosciutto. Sorprendente!
me la stavo perdendo! copio e riproduco quanto prima, è bellissima!
RispondiEliminaciao!
Grazie Fede!
RispondiEliminaStavo dicendo anche a Kiara che l'ho rifatta proprio l'altra sera, ed è venuta ancora meglio. Ho un po' analizzato e sono giunta a due conclusioni:
- la qualità della panna fa decisamente la differenza
- il livello d'acqua del bagnomaria deve raggiungere almeno i due terzi dei ramequin, se questi sono belli alti come i miei.