giovedì 28 gennaio 2010

Bento Mania



Ecco il mio Bento!!!

Devo dire che quando ho incominciato ad interessarmi del bento, non ho saputo resistere alla tentazione, ho dovuto acquistarne uno.
In realtà, non è altro che una scatolina per il pranzo, ma ha un suo fascino, non c'è che dire, basta curiosare sul web e si trovano foto di bento davvero accattivanti.

Il mio bento ha un piccolo disegnino, è a due piani, ed il classico elastico per tenerlo chiuso.
E' totalmente lavabile in lavastoviglie, nonchè adatto al microonde, e questi non sono dettagli trascurabili. E' davvero carino.

Ecco uno dei miei primi bento



Ho messo:

onigiri di riso basmati farcito con patè di tonno all'arancia (decorato da due gherigli di noce)
salmone affumicato (decorato da due piccoli panda)
olive taggiasche
zucchini al funghetto
qualche cubetto di ricotta salata
una mini pannocchietta

Come frutta un kiwi ed un'arancia già tagliati.

Come si suol dire...... kawaii !!!

martedì 12 gennaio 2010

Cannelloni al Ragù



A volte mi piace preparare questi piatti della tradizione. A volte sono stufa di cose esotiche, particolari, nuove, diverse... No, a volte dico no e ritorno alle lasagne, ai cannelloni, agli arrosti con patate... Cose tradizionali, italianissime.

Per questa preparazione ho utilizzato dei cannelloni secchi già pronti, che avevo in dispensa come rimanenza di chissà cosa, non mi ricordo. Volevo smaltirli, ma quando già avevo pronti ragù e besciamella, mi sono resa conto che non sapevo come riempirli.

Allora ho lessato due patate e messo un poco di pan secco ad ammollare in acqua tiepida, ed ho composto un ripieno estremamente recuperato:

patate lesse
pane ammollato nell'acqua e ben strizzato
qualche cucchiaiata di ragù appena preparato
1 uovo
un po' di parmigiano grattugiato
timo
erbe di povenza
sale, pepe

Bè non era niente male.

Per il ragù:
battuto di carota e scalogno fatto passare in olio di oliva, poi la carne poca pe volta, per non farle dare troppa acqua, poi sfumato con brandy, poi la passata di pomodoro ed un poco di concentrato. Alla fine aggiustato di sale e pepe.

Per la besciamella:
burro
farina
latte
sale
pepe bianco
Tutto estremamente ad occhio

Ho riempito i cannelloni con il ripieno, li ho adagiati in una teglia e ricoperti di besciamella e di ragù. Alla fine una bella spolverata di parmigiano.

Ora i puristi impazziranno, ma li ho cotti in forno a microonde a 350kW con funzione grill per circa 20 minuti, non di più. E' un gran risparmio di tempo, io adoro il microonde.

Eccoli:




Tradizionali!!

venerdì 1 gennaio 2010

Paté de Campagne


E’una ricetta francese, bretone per la precisione, che ho trovato su Sale&Pepe, rivista che mi piace sempre molto. Si sa, i francesi quando si tratta di paté, meglio lasciarli perdere, nessuno ha la loro fantasia ed esperienza.

Questo paté in crosta mi ha dato moltissima soddisfazione, perché alla fin fine, è di semplice realizzazione, e gli ospiti restano a bocca aperta. E’ affascinante, perchè non si sa definire se rustico o raffinato.
Se si dispone di un camino carino (il mio è a forma di uccellino e mi piace tantissimo!), si può lasciare sulla terrina anche quando la si porta in tavola, e un OOOOOOOOOOOOOO generale è assicurato!!!!



Per la crosta:
450 gr. di farina
170 gr. di burro
1 dl. di latte

Per il ripieno:
600 gr. di lonza di maiale
200 gr. di coppa di maiale
200 gr. di salsiccia
100 gr. di farina
1 bicchierino di brandy
1 scalogno
Mezzo spicchio d’aglio
1 uovo
Prezzemolo, timo, noce moscata
Sale, pepe

Tritate l’aglio e lo scalogno con qualche foglia di prezzemolo. Tagliate a dadini i due tipi di carne e mescolateli in una ciotola con la salsiccia sbriciolata, l’uovo, la farina, un cucchiaio di timo, il brandy, il trito aromatico, sale, pepe e noce moscata grattugiata. Fate riposare il composto in frigo per 6-8 ore.


Ecco l'interno. Si può vedere il ripieno a cubetti. Non deve essere tritato finemente, anzi! E' delizioso, e nonostante l'aspetto rustico, il sapore è invece molto fine e delicato.



Come si può vedere, lo abbiamo accompagnato con un Sagrantino di Montefalco, che ci aveva portato mio fratello. Grazie Ce, ottimo abbinamento!!!




La crosta:
Mescolate in una ciotola la farina a 1 cucchiaino di sale. Portate a ebollizione il burro con il latte ed 1 dl.di acqua. Mescolate il composto alla farina e, quando l’impasto è tiepido, lavoratelo con le mani per qualche minuto. Trasferitelo nella ciotola, copritelo con un canovaccio e fatelo riposare per 15 minuti.

La terrina:
Stendete la pasta ad uno spessore di 2-3 mm., rivestite uno stampo da patè da un litro e riempitelo con il composto. Coprite con la pasta rimasta e saldate i bordi. Fate le decorazioni che preferite, io ho scelto delle treccine, la pasta è molto morbida ed elastica, permette tante cose. Praticate un foro nel centro ed inserite il camino.
Infornate a 180° per circa un’ora. Controllate la cottura con uno stecchino.



Sulla tavola imbandita fa bella figura, e come avete visto, la ricetta non è particolarmente difficile!

Ghirlanda Natalizia Salata



Mi piace realizzare questa ricetta, perchè in periodo natalizio si può utilizzare come centro-tavola. E' sempre molto apprezzata, rimane sulla tavola anche per le altre portate, e si può accompagnare alle pietanze come fosse pane.

E' una ricetta di Benedetta L., che ho conosciuto sul forum della Cucina Italiana tempo fa, e che ancora vorrei ringraziare.


Pasta base:
1 un dado di lievito di birra fresco
gr 50 acqua tiepida
gr 100 latte tiepido
gr 30 zucchero
gr 75 burro morbido
1 ½ cucchiaino di sale
2 uova intere
gr 500 farina 00


Sciogliere nell'impastatrice il lievito con l’acqua tiepida.
Aggiungere il latte tiepido, lo zucchero, il burro a pezzettini, il sale e le uova intere.
Unire un po’ alla volta gr 280 di farina (presi dal totale dei gr 500) e frullare per mescolare, pulendo più volte con una spatola, le pareti della ciotola del robot. Lavorare per 3 minuti.
Unire ancora altri gr 175 di farina (sempre presi dalla farina iniziale rimasta) e lavorare fino ad ottenere una pasta morbida e ben amalgamata.
Impastare per circa 5 minuti, usando ancora un poco di farina se necessario.
Imburrare generosamente una ciotola capiente e porci la pasta, girandola dentro in modo da ungerla uniformemente. Coprire e far lievitare in un luogo riparato fino a che avrà raddoppiato il volume.


Mentre lievita preparare il ripieno.

In una ciotola montare con le fruste gr 75 di burro con 2 cucchiai di parmigiano, unire gr. 35 di farina. Amalgamare bene. Aggiungere mescolando con un cucchiaio gr 100 di dadini di pancetta affumicata, gr 100 di olive nere e gr 100 di quelle verdi denocciolate e tagliate a pezzetti, un pugno di gherigli di noce spezzettati con le dita, e circa gr 50/70 di emmenthal grattugiato con la grattugia a fori grossi. Coprire e mettere in frigo.

Io qui ho utilizzato salame Sant'Olcese e provola piccante, il sapore ricordava un poco il casatiello, ma piuttosto alla lontana. A me piacciono i sapori molto forti, ma alla fine ognuno può fare il ripieno che crede.




Ghirlanda
Sgonfiare la pasta, lavorandola brevemente sul tavolo infarinato e stenderla con il matterello in un rettangolo largo cm 22 e lungo cm 75 circa. Sbriciolare il ripieno preparato e spargerlo sopra la pasta, lasciando intorno un margine di circa cm 2,5.
Iniziando dal lato lungo, arrotolare la pasta su se stessa, per formare un rotolo ben stretto. Inumidire il bordo con un pennello bagnato nell’acqua e pressare bene per sigillare.
Usando un coltello ben affilato infarinato, tagliare il rotolo a metà nel senso della lunghezza ed intrecciare con delicatezza le due striscie di pasta l’una intorno all’altra, facendo attenzione a girare verso l’alto i lati tagliati in modo da mostrare il ripieno.
Trasferire la treccia su una teglia foderata con carta forno e formare un cerchio di circa cm 25 di diametro, unendo le due estremità.
Far lievitare in un luogo tiepido per circa 45’-60’, fino a quando è ben gonfiata.
Spennelarla delicatamente con un po' di uovo sbattuto per dorarla e cospargerla di semini di sesamo o di papavero.
Cuocere in forno moderato a 170° per circa 20’ o fino a quando è leggermente colorita.
Guarnire con un fiocco e qualche rametto di agrifoglio.
E' proprio carina, per decorare la tavola!

Olive in Crosta


Questa è una ricetta della carissima Nadia A. (che potrete trovare sul forum della Cucina Italiana), e che mi piace proporre come stuzzicante appetizer, perchè è semplice da fare, ma di bell'effetto, e riscuote sempre molto successo.


18/20 olive verdi snocciolate
50 gr farina
30 gr parmigiano
30 gr burro

Impastare la farina con il burro morbido ed il parmigiano, fare riposare in frigorifero.
Prendere dal composto una piccola quantità per volta, appiattirla con le dita e avvolgerla intorno ad una oliva, rotolando, poi, il tutto nel palmo della mano per rivestire bene l’oliva. Quando saranno tutte pronte disporle in una teglia coperta da carta forno e infornare a 170° per circa 10’.


Qui le ho servite al centro di una ghirlanda salata, e le ho presentate come goloso centrotavola!





Questa foto, invece, risale a un po' di tempo fa. Qui le avevo servite da sole, su una bella tavolata di formaggi. Le olive erano più piccole, e con la stessa dose riuscii a prepararne molte. Carine, tutte insieme...




Bauletti d'Anatra all'Arancia


Questa è una ricetta delle Sorelle Simili, tratta dal loro libro “Sfida al Matterello”, che consiglio a tutti coloro che vogliono avvicinare la pasta sfoglia. Le sorelle bolognesi, infatti, dispensano ottimi consigli e segreti sulla sfoglia bolognese, come dice il sottotitolo. Non spenderò poi altre parole sulle due mitiche, perchè sono veramente grandiose!

Di seguito scrivo la ricetta, come la spiegano loro. Io ho soltanto cambiato la forma, ho fatto classici ravioli, più per comodità che per altri motivi. Li ho poi conditi con semplice burro e salvia, ed una macinata di pepe.

Il risultato è un bocconcino davvero delizioso, tendente leggermente al dolce, con un aroma di arancia che rende il piatto molto delicato e “gradito anche a coloro che hanno con l’anatra un rapporto un po’ difficile”, come giustamente dicono le Simili.

Per il ripieno
Un’anatra di circa 2 kg., per ottenere 500-600 gr. di polpa
1 scalogno tritato – circa 2 cucchiaini colmi
2 cucchiai sedano tritato
2 cucchiai carote tritate
8 foglie di salvia
1 uovo
2 cucchiai d’olio
1 arancia biologica
Gr. 50 burro
Gr. 50 mollica di pane
Brandy per sfumare
Sale, pepe nero


Ecco il ripieno:



4 uova di sfoglia:
La sfoglia deve essere molto sottile ed elastica, io utilizzo metà farina 00 e metà farina di grano duro, aggiungo un uovo per ogni 100 gr di farina, ed un pizzico di sale. Eccola:




Una volta sovrapposte le due sfoglie, bisogna premere delicatamente con la punta delle dita, per evitare la formazione di eventuali bolle d'aria. Ecco:




E poi "sigillare" i ravioli con un piccolo matterello,così:





Infine, separare i ravioli con la rotella dentata. Quella che uso io era di mia nonna, e la conservo gelosamente...




Per completare la ricetta:


Per il brodo
La carcassa e gli scarti dell’anatra
1 lt. e un quarto di acqua fredda
1 cipolla piccola
1 costa di sedano
1 carota
Sale, pepe

Per la salsa vellutata alla salvia
1 lt. di brodo di anatra
15 foglie di salvia, più alcune foglioline più piccole
Gr. 40 burro
Gr. 40 farina
Sale, pepe


Il ripieno
Disossare l’anatra e separare la carne dal grasso.
Rosolare lo scalogno in burro e olio. Unire il sedano, la carota e le foglie di salvia, unire i pezzi di polpa e farli rosolare velocemente e a fuoco alto, sfumare con il brandy, salare, pepare.
Unire 5 o 6 cucchiai di succo d’arancia filtrato, un cucchiaino di scorza tritata, che avrete lasciato qualche minuto in acqua bollente, e cuocere ancora 7 o 8 minuti.
Aggiungere la mollica di pane per assorbire il sugo, togliere la salvia e lasciare raffreddare.
Passare il tutto al robot, mettere in una ciotola e unire l’uovo. Controllare di sale e se fosse troppo morbido unire ancora un poco di mollica sbriciolata o un poco di pangrattato.

Il brodo
Mettere gli scarti e la carcassa dell’anatra nell’acqua fredda, unire cipolla, sedano e carote, sale, pepe e bollire almeno un’ora. Passare al colino, raffreddare velocemente, mettere in frigorifero e, quando il grasso si sarà rappreso, sgrassarlo completamente.

La vellutata
Fondere il burro, unire le foglie di salvia e rosolarle alcuni minuti, salare, pepare, togliere dal fuoco. Aggiungere la farina setacciata poi procedere come per una normale besciamella. Fare bollire per 8-10 minuti. Togliere la salvia e solo al momento di servire unire le foglioline fresche.

I bauletti
Tirare la sfoglia e formare i bauletti: tortelli quadrati piatti. Cuocere in acqua salata, raccoglierli scuotendoli bene e adagiarli su di un piatto fondo caldo a base larga, o una bella pirofila. Cospargerli di parmigiano e versare la vellutata, mescolare delicatamente e servire.