mercoledì 30 marzo 2011

Oriental Bar, MET Venezia






Si tratta del bar dell'Hotel Metropole a Venezia.

E' estremamente riduttivo chiamarlo bar, la scelta qui è veramente ampia, per non parlare del fatto che i piatti sono preparati dalla cucina di Corrado Fasolato, blasonato chef dalle 2 Stelle Michelin.


Non abbiamo potuto prenotare al MET, il ristorante dell'Hotel. Lista d'attesa lunghissima.

Ci siamo accontentati, per dir così, del piatto del giorno all'Oriental Bar, quando siamo arrivati a Venezia.


Si tratta di un letto di purea di patate, con uovo alla coque, gamberi appena saltati, e sottilissima bruschetta di pane tostato che copre il tutto. Non ho parole per descrivere.


Abbiamo deciso di tornare a Venezia per fare quel che abbiamo "saltato" stavolta: tra le altre cose, un giro in gondola, la visita all'Accademia, una cena al MET.





lunedì 28 marzo 2011

Gelosia di Carciofi






Per questa crostata ho utilizzato la ricetta della Pasta Brisée di Michel Roux.

Come lui stesso afferma, "questa pasta è più delicata (si sbriciola) e leggera della pasta frolla". E' vero, ma è molto indicata per le torte salate, ha un sapore ottimo, a me è stato detto "la prossima volta fai una torta solo di BORDO" !!! Mi ha fatto molto ridere, ma avevano ragione... :)

Pasta Brisée di Michel Roux

250 gr. di farina

150 gr. di burro, tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito

1 cucchiaino di sale

un pizzico di zucchero

1 uovo

1 cucchiaio di latte freddo

Versate la farina a fontana sul piano di lavoro. Mettete al centro il burro, il sale, lo zucchero e l'uovo, poi mescolateli e lavorateli con la punta delle dita.

Incorporate piano piano la farina, lavorando delicatamente l'impasto finché assume una consistenza grumosa. Aggiungete il latte e incorporatelo delicatamente con la punta delle dita, finché l'impasto comincia a stare insieme.


Spingete lontano da voi l'impasto con il palmo della mano, lavorando di polso, per 4 o 5 volte, finché è liscio. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo fino all'uso.



Ripieno di carciofi

Sebbene molti non facciano il ripieno con la ricotta, io la utilizzo, perchè a me piace molto, e rende un po' più dolci tutti i ripieni, specialmente quello di carciofi che ha un sapore bello deciso.


10 carciofi

1 spicchio d'aglio

200 gr. di ricotta

1 uovo

una bella manciata di parmigiano

maggiorana, erba cipollina

sale, pepe


Dopo aver pulito bene i carciofi ed averli tenuti a bagno in acqua e limone, tagliarli finemente e passarli in padella con uno spicchio d'aglio e un pizzico di erba cipollina.


Farli cuocere circa 20 minuti, o finché sono teneri, eventualmente aggiungere un po' di acqua o brodo vegetale per portarli a cottura completa.


Tritarli a coltello, non devono essere molto fini, anzi devono rimanere piuttosto grossolani. Preparare il ripieno aggiungendo ai carciofi un uovo, un po' di parmigiano, la ricotta, e la maggiorana. Regolare di sale e pepe.



Stendere la pasta e sistemarla nella teglia, bucherellare il fondo con una forchetta, e versarvi il ripieno. La torta verrà piuttosto alta, con queste dosi.


Questa volta io mi sono divertita a creare una griglia di pasta con l'apposito attrezzo, ma si possono fare le classiche strisce con la rotella dentata, oppure si può anche lasciare aperta.









Ecco l'interno, come dicevo resta piuttosto alta, il ripieno è bello sostanzioso...







In questa foto invece si può vedere quello che diceva Michel Roux: è proprio vero che la brisée è molto più delicata della frolla, si rompe e si sbriciola.


E' deliziosa, un profumo e un aroma meravigliosi. Provare solo il bordo. :)



mercoledì 23 marzo 2011

Fegato in Salsa di Senape



Io amo il fegato. Lo mangio anche solamente passato sulla piastra, senza particolari aggiunte o fronzoli.
Capisco però che il sapore è piuttosto forte, e anche la particolarità del pezzo stesso contribuisce a suggestionare.

Per renderlo un po' meno selvatico, e per farlo mangiare anche a chi non lo ama particolarmente, mi sono chiesta come servirlo. Ho pensato ad una salsa piccante, che coprisse un pochino il gusto. Poi ho inventato là per là questa besciamella alla senape, e la scrivo per non dimenticarla e poterla rifare una prossima volta.


Per il fegato:
Tagliarlo a listarelle, o anche a bocconcini più piccoli, rosolarlo nel burro in padella a fiamma vivace, profumare con brandy e spezie (erba cipollina ad esempio), aggiustare di sale e pepe.


Per la salsina:
Procedere come per una normale besciamella, tenendola piuttosto lenta e aggiungendo al fondo di burro e farina qualche cucchiaino di senape forte. Io avevo una senape al dragoncello, acquistata a Parigi, che ha dato una nota davvero particolare alla salsa.








Impiattare le listarelle di fegato e cospargerle con la salsina preparata.
Assicuro che piacerà. :)








sabato 19 marzo 2011

Risotto Blu




Blue Cheese?
Blue Stilton?
Blue Stilton Cheese?

Uno degli erborinati più buoni del mondo, a mio parere.
Il risotto era normale, un semplice risotto bianco, ma è diventato blu con questo formaggio straordinario. Io lo adoro.

Eccolo in purezza, solo a vederne la foto mi viene l'acquolina in bocca... Non è stupendo?




Se fate un salto in Inghilterra, non mancate di assaggiarlo, mi raccomando...
Io ho ricevuto in dono questo magnifico "pot" di Harrod's, ma si trova normalmente nei negozi, nei supermercati... Da provare.






giovedì 17 marzo 2011

Ciliegie in Crosta di Mandorle





Tutto nasce da una pasta di mandorle che ho fatto per prova. Non sapendo cosa farne, ho "riesumato" delle ciliegie che avevo messo sotto spirito, le ho ricoperte con la pasta di mandorle ed infine tuffate nel cioccolato fuso.






Ciliegie sotto Spirito
Le ciliegie sono molto semplici da fare, bisogna lavarle bene, tagliare il picciolo lasciandone un pezzetto di circa 1 cm, asciugarle con cura, metterle in un vaso e ricoprire di grappa.
La grappa deve essere di ottima qualità, e non troppo secca.

Col tempo, la grappa assumerà un bellissimo colore rosato, le ciliegie si impregneranno di liquore e risulteranno veramente deliziose.
Alcuni aggiungono zucchero, ma se la grappa è buona non ce n'è bisogno.




Pasta di Mandorle
200 gr. di mandorle
200 gr. di zucchero a velo
1 albume
Tritare finemente le mandorle fino a ridurle in farina, aggiungere lo zucchero a velo e setacciare. Con pazienza amalgamare poi un albume, o anche meno se l'uovo fosse di grandi dimensioni.

A questo punto, sgocciolare bene le ciliegie dall'alcol, asciugarle, ricoprile di pasta di mandorle formando delle palline, e tuffarle nel cioccolato fondente, fuso.

Servire infilzate da stuzzicadenti colorati, ciascuna pallina nel proprio pirottino.
Ecco l'interno.






Sfizioso finepasto!

mercoledì 2 marzo 2011

Acciughe a Beccafico






Ma esistono?
Le acciughe in beccafico, intendo...
Non so, in realtà per questa ricetta andrebbero le sarde, un po' più grandi e più cicciose, e quindi capaci di contenere più ripieno. Ma io ho ricevuto tante acciughe freschissime, e ho voluto provare.

E' un modo di fare questo tipo di pesce che a me piace tantissimo, e anche se richiede un poco di pazienza, fa molta figura ed è davvero delizioso.


Sono andata totalmente a occhio, quindi non saprei dire le proporzioni esatte tra un ingrediente e l'altro, poi secondo me sono quelle ricette che non vengono mai sempre uguali, ed è quella la cosa bella!


Ingredienti
acciughe
pane grattugiato
olio evo
prezzemolo
aglio tritato finemente
pinoli
uvetta leggermente ammollata nell'acqua
sale, pepe
succo di un'arancia
foglie d'alloro


Le acciughe vanno pulite, private della lisca e aperte a libro, facendo attenzione a non dividere le due metà. Va però lasciata la coda, così:



Per preparare il ripieno:

Passare leggermente il pangrattato in padella con un filo d'olio, per farlo tostare.
Amalgamare poi tutti gli altri ingredienti, ben tritati a coltello. Aggiungere un poco d'olio, se fosse troppo secco.

Disporre il composto sulle acciughe, lasciando la pelle all'esterno, e arrotolarle su se stesse, partendo dalla testa. La codina deve restare all'esterno, ed essere ben visibile.

Disporre i rotolini di acciuga in una teglia unta d'olio, e decorare con qualche foglia d'alloro, che in cottura darà un profumo e un aroma meravigliosi.

Preparare un'emulsione con il succo d'arancia, un poco d'olio e zucchero, secondo i gusti (io l'ho tenuta un po' meno dolce) e bagnarvi le acciughe.

Forno già caldo per 15 minuti circa. Lasciarle riposare ancora un quarto d'ora prima di portarle in tavola, in modo che i sapori si possano amalgamare bene tra loro.


Eccole pronte per la cottura:







Ed eccole dopo cotte. E' un piatto delizioso, può essere servito come secondo, e fa davvero una bella figura, oppure in minore quantità come antipasto per una bella cena di pesce.







Non sapevo cosa fare delle acciughe che non sono riuscita a tenere perfettamente intere.

Un classico? Le ho impanate e fritte. Che bontà incommensurabile....