Questa è una ricetta a cui sono particolarmente affezionata, perchè mi è stata insegnata a scuola. Chissà se avrò mai ringraziato abbastanza Andrea Cresta, che con questo pandolce riempiva di profumo meraviglioso tutta la scuola.
Ne facevamo in grande quantità, ovviamente, e ciascuno di noi portava a casa il proprio. Periodo divertente (anche se stancante).
La dose della ricetta è per 6 piccoli pandolci da mezzo kilo. Quest'anno l'ho raddoppiata, e ne ho fatti 12, credo che sia una buona idea per un piccolo pensiero natalizio.
Ingredienti:
1 kg. di farina
400 gr. di burro
350 gr. di zucchero
2 uova intere
140 gr. di latte
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
700 gr. di uvetta
300 gr. di arancia candita
100 gr. di pinoli
15 gr. di semi di finocchio (Cresta diceva che era facoltativo, a me piace metterlo)
Impastare insieme tutti gli ingredienti, tranne la frutta, nell'impastatrice con la frusta a gancio.
Aggiungere la frutta, sempre continuando ad impastare con la frusta a gancio.
Non lavorare troppo il composto, non deve scaldarsi, è una specie di frolla gigante.
Formare i panettoncini. Per fare questo io normalmente peso tutto quanto. Sulla base del peso ottenuto, divido l'impasto in sei parti uguali. Generalmente hanno un peso di circa 500/530 gr. ciascuno.
Cottura:
A 200° per i primi 20 minuti
A 180° per altri 40/45 minuti
Se scuriscono troppo, coprire con alluminio.
La cottura è una fase piuttosto delicata. Non devono cuocere troppo, io ho notato che nel mio forno i tempi indicati sopra sono giusti. Magari un altro forno richiede tempi diversi, bisogna fare alcune prove e valutare al momento.
E' valida, comunque, la prova stecchino, che deve uscire perfettamente asciutto.
Altra cosa da tenere in considerazione è che, appena usciti dal forno, risultano piuttosto morbidi; raffreddandosi, induriscono parecchio, quindi non esagerare mai con la cottura, altrimenti si rischia di ottenere una specie di... fermaporte!!! :)
Ecco i primi 3.
Nel dare la forma, cerco sempre di mantenerla piuttosto alta, a palla, perchè in cottura si appiattiscono molto, e prendono la caratteristica forma del cosiddetto "pandolce basso". Per il "pandolce alto" c'è un'altra ricetta, ma ai miei piace questo, ed io questo faccio!!!
Eccoli prima di entrare in forno. Bisogna fare un taglio a triangolo, in modo che l'impasto abbia modo di allargarsi in cottura e non abbia a creparsi troppo, anche se un pochino è normale!
Una discreta produzione, quest'anno!
Ecco l'interno.
Un'ultima cosa.
Si conserva benissimo per parecchi giorni, anche due/tre settimane, ben avvolto in pellicola trasparente. Questa è una comodità per non arrivare al giorno di Natale con i pandolci ancora da fare.
BUON NATALE !!!!