domenica 15 novembre 2009

Risotto al Puzzone di Moena


Di ritorno dal Trentino, il carissimo Alessandro (che ruba sempre tutti i baci di dama......), mi ha omaggiato di tantissime cose buone, tra cui uno splendido Puzzone di Moena.
Un pezzetto è finito in questo risotto, molto saporito, anche per la presenza del lardo, originario del Trentino anch'esso.

Ho proceduto come per un normale risotto, ma non ho messo cipolla, con l'illusione di tenerlo un poco più leggero. Ho fatto quindi un battuto con il lardo, già aromatizzato con erbe varie..



Ho aggiunto il riso e fatto sfumare con Muller Thurgau. Poi ho fatto cuocere, aggiungendo brodo vegetale all'occorrenza, fino a cottura quasi ultimata.

Ho aggiunto il puzzone tagliato a cubetti, come si vede qui:



E infine messo nei piatti, decorando con una fettina sottile di lardo. Il Muller Thurgau, fruttato e di buona struttura, pur essendo un bianco, ci ha ben accompagnato nella degustazione di questo risotto.


Se vuoi saperne di più sul Puzzone, clicca qui, è interessante:



domenica 8 novembre 2009

Crostata di Mele e Mandorle di Adriano Continisio


La crostata di mele e mandorle è di Adriano Continisio


Perchè oggi 8 novembre 2009 molti food bloggers e forumisti pubblicano in contemporanea questa ricetta? Per solidarietà con Adriano Continisio che l'ha inventata e pubblicata sul suo blog già nel 2007.

Riassumendolo in pochissime parole, questa manifestazione vuole porre l'attenzione prima di tutto sulla necessità di un comportamento corretto per chi usa la rete nei confronti di chi pubblica materiale. Spesso si sceglie di mettere a disposizione il proprio materiale o lavoro con una licenza che permette di usarlo a condizione che se ne citi la fonte e questo è già un dono, a nostro avviso. Si dice a chi legge: puoi gratuitamente utilizzare il materiale, puoi prenderlo, ma devi specificare che è mio e dire dove l'hai preso. Non è chiedere molto!

Altra importante condizione è che il materiale non venga usato a scopo di lucro.
Quando tutte e due le condizioni non vengono rispettate è evidente che la cosa è ancor più grave.

Questa volta è capitato ad Adriano, ma nel tempo è già capitato ad altri. Creare un tam tam è forse il primo di tanti passi per avversare il fenomeno, perciò ci siamo uniti e oggi pubblichiamo con il nome del suo autore la ricetta e la foto della crostata che ognuno di noi ha preparato.

E' ora che tutti sappiano di chi è la farina e pure il sacco!!!!









Ingredienti:

400gr pasta frolla
4 mele grandi (ca. 600gr al netto degli scarti)
80gr di zucchero
4 cucchiai di amaretto di saronno
succo di mezzo limone
poca cannella in polvere

massa di mandorle:
120gr uova intere
60gr zucchero
50gr farina di mandorle
15gr farina di mais fioretto
15gr fecola
un pizzico di sale
estratto di mandorle
una manciata di mandorle a lamelle
sciroppo di zucchero
marmellata di albicocche

Saltare a fiamma alta le mele sbucciate e tagliate a cubetti, miscelate con il succo di limone e lo zucchero, fino a che non risultino asciutte ma non spappolate. Incorporare il liquore e la cannella e lasciare raffreddare.

Foderare uno stampo da 26cm e cuocere in bianco per 15 minuti (i primi 10 con carta da forno e riso).

Nel frattempo montare le uova con lo zucchero ed il sale, incorporare delicatamente le polveri e poche gocce di estratto.

Pennellare la frolla con poca marmellata, versare le mele, coprire con la massa e cospargere con le mandorle a filetti.

In forno a 170° per ca. 20 minuti. All'uscita dal forno lucidare con sciroppo a 30°be.

Se volete saperne di più, date un'occhiata al blog di Adriano, perchè è fonte di continua ispirazione!

http://profumodilievito.blogspot.com/

Confettura di Mele Cotogne


Ho visto queste stupende mele cotogne e non ho saputo resistere. Ho voluto provare a fare la confettura. Non l'avevo mai fatta, e devo dire che mi ha dato molta soddisfazione.

Il procedimento è piuttosto semplice. Si fanno bollire le mele, come fossero patate, coperte d'acqua. Si pelano e si tolgono i torsoli. Questa è forse la parte più noiosa.

Dopodiché si passa la polpa al passaverdura, oppure allo schiacciapatate, come ho fatto io. Si pesa, e si aggiunge metà del suo peso di zucchero. Si procede come per una normale confettura. Si fa quindi bollire, e quando è della consistenza voluta si invasa in vasetti sterilizzati.
Si può gustare spalmata sul pane, oppure, visto che è davvero molto soda, si può tagliare a fettine e passarle nello zucchero, per farne deliziosi bon-bon.
Squisita!